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LA PRIMA SPEDIZIONE “IBRIDA” DA SOLIHULL A MUMBAI

Nell’agosto del 2013, Land Rover presentava la Range Rover e la Range Rover Sport a motorizzazione ibrida, i primi modelli del genere della sua storia, ma anche i primi SUV premium del mondo che arrivavano sul mercato con la doppia propulsione, diesel ed elettrica.

La Range Rover Hybrid, uscita di produzione con il lancio della prima ibrida plug-in ed il nuovo Model Year 2018, combinava il motore 3.0 litri SDV6 diesel ad un motore elettrico da 35 kW, accoppiati al cambio automatico ZF a otto marce. Il gruppo del sistema ibrido, tra batterie agli ioni di litio, l’inverter ed il motore elettrico pesava meno di 120 chili.

Il propulsore elettrico erogava una coppia di 170 Nm per dare maggiore spinta all’accelerazione del motore diesel, ma anche per consentire al veicolo di avere anche una certa mobilità; fungeva anche da generatore, perché accumulava l’energia cinetica prodotta in frenata, ricaricando così le batterie durante il rallentamento dell’auto.

La Range disponeva di tre modalità di guida selezionabili. In quella elettrica poteva raggiungere la velocità massima di 48 km/h, con un’autonomia di circa 2 km prima che il motore entrasse in funzione. Ben altra cosa dalle nuovissime ibride plug-in presentate quest’anno. La potenza erogata da entrambi i motori era di 340 Cv ed la coppia massima di 700 Nm, che consentiva alla Range Rover Hybrid di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di sette secondi e raggiungere la velocità massima di 220 km/h.

Per mettere alla prova e dimostrare che anche queste nuove Range avevano mantenuto le loro capacità in fuoristrada e la loro affidabilità in ogni situazione, Land Rover organizzò, in contemporanea con il loro reveal, una spedizione, come nella sua migliore tradizione, che avrebbe ripercorso parte dell’antica Via delle Seta (Silk Trail), per raggiungere l’India dalla Gran Bretagna.

Sulla Via della Seta: 16.900 chilometri in 53 giorni

Tre Range Rover Hybrid, a fine agosto del 2013, partivano da Solihull in direzione di Mumbai. Un viaggio di quasi 17.000 km, che sarebbe durato 53 giorni, attraversando tredici Paesi e due continenti, percorrendo strade, piste, sentieri e passi tra i più impegnativi del mondo, con temperature tra i meno 10° ed i più 43 gradi.

La spedizione, la prima con vetture ibride ed una delle più impegnative mai realizzate da Land Rover, costituiva anche una sorta di test finale per la Range Hybrid prima del via alla sua produzione di serie.

Da Solihull la spedizione ha attraversato la Francia, il Belgio, la Germania, la Polonia, l’Ucraina, la Russia, il Kazakistan, l’Uzbekistan, il Kyrgyzstan, la Cina (incluso il Tibet), il Nepal e l’India. Molta della distanza è stata coperta seguendo la leggendaria Via della Seta, la rotta commerciale che già collegava l’Asia all’Europa più di 2.500 anni fa. La spedizione, di notte, ha sostato in hotel, ostelli o in tenda, in molte delle stesse stazioni di posta utilizzate secoli fa dai mercanti, dei missionari e dei mercenari.

Sulla loro strada verso Mumbai, le tre Range hanno dovuto affrontare sia strade asfaltate piene di buche grandi e profonde, spesso ricoperte da sassi aguzzi che le rendevano ancora più insidiose; ma anche le polverose piste desertiche; i molti chilometri percorsi nel fango o arrampicandosi su sentieri sassosi, battuti soltanto dal bestiame. Inoltre, i corsi d’acqua da guadare, i passi di montagna quasi aggrappati a vertiginosi strapiombi, molto spesso parzialmente bloccati dalla cadute delle rocce, l’aria rarefatta delle altitudini estreme e il denso e caotico traffico delle strade cinesi e indiane; tutto ha messo seriamente alla prova uomini e macchine.  

Dove la Via della Seta si divide verso nord e verso sud, vicino alla lontana città Kashgar, nella Cina nord-occidentale, la spedizione si è avventurata su un percorso tra le montagne che non era mai stato affrontato prima da veicoli che non fossero cinesi e mai viste prima, nella sua totalità, da un occidentale: la strada Xinjiang-Tibet, che ha portato le Range Rover Hybrid a superare i 5.300 metri sul livello del mare.

Per setti giorni consecutivi la spedizione ha viaggiato ad altitudini comprese tra i 3.350 ed i 5.379 metri. A quote così elevate, poi, la percentuale di ossigeno contenuta nell’aria si riduce dal 21% del livello del mare, a meno del 10%, rendendo difficili i movimenti per gli uomini e creando difficoltà per i motori a combustione interna. Il convoglio delle Range Rover ha superato queste difficoltà grazie anche alla coppia istantanea fornita dai motori elettrici e disponibile già a zero giri/minuto e nonostante i veicoli stessi fossero stati notevolmente appesantiti dal sovraccarico dei bagagli, delle attrezzature da campeggio, dei viveri, dall’equipaggiamento medico e penalizzati dalla scarsa aerodinamicità delle ruote e degli pneumatici di scorta e dalle taniche di carburante caricate sul tetto. 

Su piste piene di fango, impraticabili per altri tipi di veicoli, la combinazione dei motori della Range Rover Hybrid, con i 35 kW del motore elettrico abbinato al 3.0 litri turbodiesel TDV6, ha dato eccellenti risultati per quanto riguarda il consumo del carburante, soprattutto per veicoli così grandi e così potenti. Per tutto il viaggio, il consumo medio di carburante è stato di circa 7,7 litri per 100 chilometri. 

Un team di ingegneri della Land Rover addetti allo sviluppo, ha monitorato costantemente i dati registrati da ogni vettura durante il viaggio, e ha inviato a Gaydon più di 300 gigabyte di dettagliate informazioni tecniche. Lo scopo della spedizione era quello di provare l’affidabilità dei componenti meccanici, ma anche di mettere a punto la calibrazione dei software del motore e della trasmissione in fuoristrada, alle temperature più estreme e alle altitudini più elevate. I contrattempi tecnici sono la testimonianza della difficoltà delle strade percorse: 15 forature fra le tre Range Rover Hybrid ed i quattro veicoli di supporto; quattro cerchi danneggiati dalle buche e quattro parabrezza rotti a causa delle pietre saltate via dalla superficie sconnessa delle strade. 

La prima spedizione di un’auto diesel ibrida, su un percorso così lungo e così impegnativo, aveva ancora una volta dimostrato al mondo le eccezionali capacità della Range Rover. Questa nuovo e per allora rivoluzionaria quanto sofisticata vettura era riuscita a superare situazioni ambientali impossibili per altri veicoli, ponendo le basi per la realizzazione delle nuove ibride plug-in, ancora più tecnologicamente avanzate e, se possibile, ancora più capaci in qualsiasi condizione.