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I marchi

I 60 anni dell'Autodelta

Il 5 marzo 1963, Carlo Chiti e i fratelli Chizzola fondarono a Feletto Umberto, vicino Udine, una piccola azienda, l'Autodelta, con lo scopo di collaborare con l'Alfa Romeo nella costruzione della Giulia TZ, una graturismo compatta disegnata da Zagato, costruita sulla base del motore e della meccanica della Giulia e ma con un esclusivo telaio tubolare, da cui l'acronimo TZ, Tubolare Zagato.

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Rolls-Royce celebra i suoi 118 anni

La storia della Rolls-Royce nasce il 4 maggio 1904, quando s'incontrarono per la prima volta i suoi fondatori, Henry Royce e Charles Stewart Rolls al Midland Hotel di Manchester. Il genio ingegneristico di Royce e il talento per la promozione e la vendita di Rolls fecero sì che l'azienda in poco tempo si guadagnò Il titolo di costruttore della “migliore auto del mondo", la Phantom. Ancora oggi, l'auto è la massima espressione del lusso automobilistico disegnato e realizzato artigianalmente da Rolls-Royce.

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Land Rover Santana

La Land Rover è stata la prima vera “world car” nella storia dell’automobile. L’inaspettato, grandissimo successo della Serie I aveva trovato impreparata la fabbrica di Solihull, non attrezzata alla produzione di grandi numeri. Si pensò, quindi, fin da subito a trovare una soluzione per rispondere alla domanda di Land proveniente da tutto il mondo.

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110 anni di Alfa Romeo: design, sportività ed innovazione

Quasi un milione di persone affollò le concessionarie per la prima domenica “a porte aperte”. In pochi mesi furono raccolti più di 100.000 ordini, per un totale di 680.000 vetture vendute tra il 1997 e il 2005. Questi i numeri della 156, una delle auto di più grande successo dell’Alfa Romeo.

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110 anni di Alfa Romeo. La rivoluzione di forme e colori

Le prime automobili erano letteralmente delle “carrozze senza cavalli”, prive di forme proprie. Dagli anni Trenta i carrozzieri diventano molto bravi a lavorare il metallo: battono le lastre a mano, direttamente su un originale di legno, creando autentici pezzi unici dalle linee tonde e sensuali. La produzione industriale porta alla semplificazione delle forme, perché le attrezzature di stampaggio dell’epoca non consentono la stessa raffinatezza e tridimensionalità.

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