All’inizio del 2013, la Royal Geographical Society e Land Rover organizzarono una spedizione scientifica denominata Pole of Cold, con l’obiettivo di raggiungere Oymyakon, in Russia, e ritorno, per studiare le implicazioni sociali, culturali e fisiche di abitare in una delle regioni più fredde della terra.
Il team guidato dall’esperta esploratrice britannica Felicity Aston, insieme al fotografo Manu Palomeque ed la meccanico Gisli Jonsonn, ha attraversato la Danimarca, la Norvegia, la Finlandia, la Russia (incluse Tuva, Altai e Yakutia) e la Svezia, impiegando tre mesi e percorrendo in totale più di 35.000 km.
Oymyakon, è il centro più lontano della Siberia, noto per essere il villaggio abitato più freddo della Terra, con temperature molte volte oltre i 50 gradi sotto lo zero e per questo chiamato “Polo del Freddo”.
La spedizione ha attraversato il Circolo Polare Artico, raggiungendo il punto più a nord del continente europeo, e trascorrendo quasi un mese a temperature al di sotto dei meno 50 gradi. A Tomtor, un piccolo villaggio a 35 km dal Pole of Cold, nella Yakutia centrale (Russia) la spedizione ha trovato la temperatura più bassa registrata durante il viaggio: un incredibile -59 gradi.
“Ad Omyakyon i nostri vestiti erano talmente congelati che si potevano piegare come fogli di giornale”, racconta Felicity Aston. “A quelle temperature, l’acqua bollente evapora istantaneamente ed il carburante sembra colla.”
La preparazione dell’inverno degli abitanti di questa regione è accurate e, a volte, la creatività dei singoli riesce a trovare la soluzione migliore. Le mucche, ad esempio, indossano delle protezioni speciali per mantenere al caldo le mammelle. Per proteggere l’auto dal freddo, invece, è stata trovata una soluzione semplice ma efficace: l’applicazione di un secondo vetro sui finestrini laterali usando del nastro adesivo e dei distanziatori di gomma.
Ciò che ha stupito l’equipaggio della spedizione sono stati i colori dell’inverno artico nell’estremo nord della Norvegia: “Quando il sole tramonta, immergendosi nell’orizzonte, il cielo si tinge con le strisce verdi, rosse e viola dell’Aurora Boreale”, racconta la Aston.
Gli Skolt Sami, l’etnia che vive nella parte più settentrionale della Finlandia, in inverno sono costretti a cercare terre dove far brucare le renne. Ogni anno, migliaia di questi regali animali vengono radunati nelle foreste; il branco si muove silenziosamente e l’unico rumore percepibile è quello della neve calpestata dalla loro zampe.
I ricercatori hanno potuto rilevare, quello che era lo scopo della loro spedizione, come il freddo estremo abbia cambiato modificato e cambiato i comportamenti degli abitanti, dando l’impressione, a chi arriva per la prima volta in queste terre, di essere sbarcati su un altro pianeta.
Il team ha viaggiato su una Land Rover Defender 110 con sospensioni maggiorate, con protezioni al sottoscocca e al gruppo motopropulsure, con impianti di riscaldamento ausiliari per il motore e gli occupanti, con un serbatoio del carburante dalla capacità extra-large, una serie di lubrificanti speciali che gelano a temperature più basse e una serie di equipaggiamenti extra.