1997 Lancio della Freelander
1998 La Freelander partecipa al Camel Trophy nella Terra del Fuoco
2000 Lancio della Freelander V6
2004 Importante facelift per la Freelander
2006 Lancio della Nuova Freelander 2
2011 Nuovo motore 2.2 litri e nuovo aspetto
2012 Lancio della versione 4x2
Vendite dal 1997 al 2013: 880.613 unità
La prima idea di sviluppare un veicolo 4x4 di dimensioni più contenute iniziò a farsi strada alla fine degli anni Ottanta, subito dopo il lancio della Discovery, sebbene al tempo non vi fosse grande abbondanza di mezzi economici. Il progetto denominato, inizialmente, Lifestyle, s’ispirava piuttosto ad una normale utilitaria, e non fece grossi passi avanti. All’inizio degli anni Novanta, Lifestyle diviene Pathfinder. In un primo momento si pensò di utilizzare una piattaforma modificata della Austin Rover Maestro Van. Ben presto, però, iniziò a farsi strada l’idea di una nuova monoscocca. Le 4x4 compatte della concorrenza come la Suzuki Vitara, indubbiamente, furono fonte d’ispirazione. Ma una parte del management Rover, spingeva su un parallelo progetto Oden che prevedeva soltanto la trazione anteriore. Un progetto abbandonato dopo poco per le difficoltà economiche.
Ci si concentrò, quindi, sullo sviluppo del Pathfinder 4x4. Già dai primi prototipi era prevista una versione tre-porte e una cinque-porte. Nel 1992 il nome Pathfinder venne tramutato in Cyclone e fu realizzato un prototipo ispirato da una piattaforma modificata della Honda Shuttle. Questo lavorò di studio dimostrò che c’era spazio per un nuovo veicolo 4x4 nel piano di produzione di Land Rover e nel 1993 il progetto venne approvato con il nome CB40. L’anno successivo, la nuova proprietà BMW intuendo l’importanza commerciale del progetto, immediatamente mise a disposizione le risorse economiche che portarono, tre anni dopo, al lancio della Freelander.
La prime vetture con quelle che sarebbero state le nuove forme della futura Freelander disegnate da Gerry McGovern, apparvero a metà del 1995, mentre alla fine del 1996 iniziarono, intorno a Solihull, i primi test dei prototipi camuffati.
Il concetto della Freelander era completamente nuovo per Land Rover, con la sua carrozzeria monoscocca (la prima in assoluto), le sospensioni indipendenti e i motori posizionati trasversalmente. La trazione integrale era ottenuta per mezzo di un riduttore montato anteriormente ed un giunto viscoso sull’albero di trasmissione. Era la prima 4x4 completamente nuova che usciva dalla fabbrica di Solihull dal 1948. Infatti, nessuno dei suoi componenti – carrozzeria, telaio, motori o trasmissioni - derivava dagli altri tre modelli della gamma.
Presentata nel settembre del 1997, la Freelander riscosse un immediato successo. Dal momento del suo lancio e per cinque anni consecutivi si confermò la 4 ruote motrici più venduta d’Europa. La Freelander, il quarto modello della gamma Land Rover, segnò l’ingresso del marchio nel segmento della 4x4 medio-piccole per il tempo libero e, come successo per i modelli che l’avevano preceduta, a suo modo lo rivoluzionò perché, di fatto, era la prima 4x4 compatta premium.
Ma, soprattutto, perché introduceva ben sedici nuove tecnologie tra cui l’Hill Descent Control (HDC). In assenza del riduttore delle marce, il controllo del veicolo sulle discese più impegnative era affidato a questa rivoluzionaria tecnologia che agiva sul sistema ABS, anch’esso completamente nuovo, per limitarne la velocità nei tratti particolarmente scoscesi in offroad. Un sistema che sarebbe stato adottato da tutti gli altri modelli della gamma e non solo. La gamma iniziale era composta da una Station Wagon cinque-porte e da due versioni tre-porte con hard top amovibile o soft top ripiegabile.
Per sostenere il suo lancio, ma soprattutto per mettere in mostra le sue capacità e la versatilità, la Freelander venne utilizzato per l'ultima edizione del Camel Trophy in Terra del Fuoco nel 1998 nella versione XeDi.
Nel 2001, con la nuova proprietà Ford, la Freelander ebbe un’importante evoluzione. Gli allestimenti top di gamma furono dotati di serie di sedili in pelle e climatizzatore. Vennero lanciati un nuovo motore V6, un nuovo turbodiesel e una nuova trasmissione automatica Steptronic. Tutta la gamma fu oggetto di miglioramenti, consolidando ulteriormente il successo della Freelander quale 4x4 più venduta in Europa e favorendone l’esportazione anche in altri importanti mercati, fra i quali gli USA, il Giappone e il Medio Oriente.
A distanza di 53 anni dalla nascita del primo esemplare prodotto negli impianti di Lode Lane a Solihull, precisamente il 1° ottobre del 2001, usciva dallo stabilimento la Land Rover numero 3.000.000. Segno dei tempi, la nuova, fiammante unità, era una Freelander V6 colore Montecarlo Blue destinata al mercato americano.
L’edizione del 2006 del British Motor Show fu il palcoscenico per il debutto della nuova Freelander 2. Pensata principalmente per il mercato degli Stati Uniti, era più grande della precedente versione, ma rimaneva un’autentica Freelander in ogni dettaglio. I disegnatori avevano conservato i suoi caratteristici stilemi, come il cofano a conchiglia e la linea di spalla sfaccettata, mentre gli interni facevano un grande passo avanti in termini di design, finiture ed allestimenti.
Nuove le motorizzazioni: un sei cilindri in linea a benzina da 3.2 litri e un 4 cilindri diesel common-rail da 2.2 litri, entrambi montati trasversalmente come nella prima Freelander. La trasmissione all’assale posteriore era ora garantita da un giunto precaricato a controllo elettronico, per una risposta istantanea.
Al motore i6 a benzina 2 litri era abbinata una trasmissione automatica a sei velocità, mentre la versione diesel Td4 montava un cambio manuale a sei marce, con l'opzione del cambio automatico. Sulla nuova Freelander 2 era inoltre presente una versione del Terrain Response® modificato.
Nel 2009 iniziò la commercializzazione di una Freelander diesel, con cambio manuale e sistema Stop/Start, denominato TD4_e, con una riduzione dei consumi del 10% rispetto al precedente modello.
A tredici anni dal suo lancio, la popolarità ed il successo commerciale della Freelander non accennavano a diminuire. Nel 2011 si consolidò ancora di più con l’introduzione del nuovo motore 2.2 litri diesel, disponibile nelle versioni da 150Cv e 190Cv, e un nuovo look. I nuovi motori turbo diesel erano disponibili con il cambio manuale e il sistema Stop/Start di serie. Il nuovo motore era più silenzioso, più efficiente e avevano 20Nm di coppia in più rispetto al precedente. Nonostante la riduzione dei consumi e delle emissioni, le prestazioni rimanevano immutate.
Ad ampliare la gamma della Freelander 2, nel 2012 venne introdotta l’alternativa a due ruote motrici, una decisione dettata dalla richiesta del mercato europeo che, soprattutto in quegli anni, aveva visto crescere in maniera esponenziale la vendita dei SUV 4x2. La Freelander 2 eD4 era la Land Rover più efficiente mai prodotta prima, con emissioni di CO₂ di appena 158 g/km. Un’ulteriore scelta per chi amava lo stile Land Rover, la posizione di guida dominante, lo spazio interno e la capacità di trainare un rimorchio frenato da 2.000 kg, ma che non aveva bisogno di una 4x4. La eD4 era una risposta perfetta alla loro esigenze.
Nel 2013, con la Freelander 2 che continuava a battere i suoi record di vendite, l’auto ricevette un’importante revisione, con una nuova consolle centrale, un touch-screen a colori da 7’ con il sistema audio Meridian e il sistema di climatizzazione temporizzato per 7 giorni.
Il motore sei cilindri Si6 a benzina venne sostituito da un più economico motore Si4 turbo, quattro cilindri.
Tutte le Freelander erano dotate dell’Intelligent Power System Management (IPSM), con la ricarica rigenerativa intelligente della batteria. Un sistema che assicurava, quando possibile, la carica della batteria tramite l’alternatore soltanto con il veicolo in decelerazione, recuperando l’energia cinetica senza consumare carburante.
Nel 2015, con l’ultimo aggiornamento dell’anno precedente e l’introduzione di una versione Sport, dopo diciassette anni ed oltre un milioni die esemplari venduti in tutto il mondo, la Freelander lasciava il posto alla nuova Discovery Sport con l’ingrato compito di continuare una storia così piena di successi, sia tecnologici che commerciali.
A dimostrazione di quanto la Freelander sia stata importante nella storia di Land Rover, la Freelander 1 è l’ultimo modello ad entrare nel programma Classic, di cui fanno già parte, oltre alle Land Rover Series I, II e III, la Range Rover Classic e la P38, le Discovery 1 e 2.