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Il 1912 fu un anno fondamentale nella storia della Opel, denso di grandi avvenimenti. Dalla inaugurazione della nuova fabbrica di Rüsselsheim che sostituiva il precedente impianto andato distrutto nell'agosto del 1911 alla produzione della 10millesima automobile, dalla celebrazione dei primi 50 anni di attività al lancio della nuova 40/100 HP, alla firma del nuovo contratto di lavoro. Sul versante sportivo, la partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis e molte vittorie sportive.

Centodieci anni fa, le Opel parteciparono a molte e importanti gare. Una vettura da corsa di 2.600 cc fu venduta alla scuderia americana Stern & Noble che la iscrisse con il pilota Len Ormsky alla seconda edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Ottava nelle qualificazioni, l'auto non arrivò sino in fondo per la rottura di una biella. 
Maggiore fortuna ebbero gli altri modelli in produzione. La piccola 5/12 HP vinse il Giro della Lorena, la 8/20 HP la Corsa Ungherese di Regolarità disputata sulla distanza di 1.300 chilometri, la grande 40/100 HP si impose ad Anversa nella gara sul chilometro lanciato alla velocità media di 120 km/h con al volante il barone Von Waclawiczek.
Il successo più importante fu la vittoria di squadra nella Corsa delle Alpi Austriache dove Opel, unico team su 17, tagliò il traguardo con tre 18/40 HP senza penalità, dopo aver percorso 2.354 chilometri. Gli organizzatori avevano sigillato motori, cambi e differenziali per evitare riparazioni durante la corsa.
Queste vittorie valsero alla Opel il soprannome di Zuverlassige (automobile affidabile), che a metà degli Anni Trenta, fu ripreso nella pubblicità del marchio.
L'affidabilità divenne un elemento cardine della produzione Opel. Una pubblicazione dell'azienda, sempre del 1912, così sottolineava questo orientamento: "Al posto dell'empirismo è stata adottata una corretta procedura scientifica. Nei reparti di prova e controllo dei materiali si esaminano e si capiscono i problemi ad essi relativi".
Parlando, poi, della 5/12 HP, il modello più piccolo della gamma, si leggeva: "Ecco l'utilitaria, la macchina del popolo, che fa tutto il ragionevole che le si chiede: abbastanza veloce, sicura nella guida, molto comoda; ha prezzi d'acquisto e di manutenzione convenienti, consumi contenuti, pochissima usura dei pneumatici, riparazioni e spese di gestione modeste; non ultima la possibilità di guidare senza bisogno di un autista".
Il 23 agosto 1912 si festeggiarono i 50 anni dell'azienda e l'inaugurazione dei ricostruiti impianti di produzione. Alle celebrazioni in grande stile, furono invitati le personalità più in vista, tra cui il granduca di Hessen, Ernest Ludwig. Dopo i discorsi di rito e la consegna di ordini e titoli "honoris causa", alla fine Wilhelm Opel annunciò che
il "fondo di sostegno dei lavoratori" avrebbe ricevuto una dotazione di 250.000 Marchi.
In occasione dei festeggiamenti del giubileo, fu presentata la nuova 40/100 HP, equipaggiata con un motore di 10.200cc, 4 cilindri, da 100 CV, con un passo di 3,6 metri. Di questa vettura veniva venduto anche il solo autotelaio al prezzo di 16.000 Marchi, ma poi bisognava aggiungerne 18.000
per una carrozzeria Doppel-Phaeton o 20.500 per quella Limousine.
L'11 novembre Opel siglò un contratto di lavoro con l'Unione Metallurgica Tedesca nel quale venivano indicati stipendi ed orari di lavoro. L'orario settimanale venne ridotto da 57 a 55.5 ore, mentre la paga di un operaio non specializzato saliva da 33 a 36 Pfennig l’ora. Fabbri, lattonieri ed arrotini ricevevano 50 Pfennig, mentre lo stipendio di capomastri e di impiegati fu portato a 75 Pfennig. Questi stipendi erano alti per quell'epoca e le richieste di lavoro si moltiplicarono.