La prima Alvis delle Continuation Series del dopo-guerra, una Graber Super Coupé 3.0 litri, è stata finalmente ultimata.
Causa pandemia, ci sono voluti due anni per portare a compimento il progetto della nuova Graber, destinata al mercato giapponese; e oggi Alvis è pronta a produrre altri 5 esemplari grazie alla Meiji Sangyo, distributore per il Giappone del marchio.
La Graber Super Coupé è uno dei sei modelli Alvis Continuation Series derivati dalle auto pre e post guerra. Ogni esemplare è prodotto secondo specifiche di eccellenza, con optional quali l'aria condizionata, tutti omologati alla guida su strada.
Tutte le Continuation Series vengono sviluppate seguendo i disegni originali; i motori 3.0 e 4.3 litri, sei cilindri in linea, sono progettati e prodotti dalla Alvis. Il tutto reso possibile dal fatto che Alvis può attingere alle vecchie scorte di telai e blocchi motore nuovi, accuratamente conservate da quando la fabbrica di Coventry ha chiuso nel 1967. Allora tutti i componenti di fabbrica e dei magazzini furono trasferite a Kenilworth, dove è stata assemblata la Graber Super Coupé. Grazie all'iniezione di carburante, a un più alto rapporto di compressione e ai moderni processi di lavorazione digitale, il motore eroga 172 Cv, 42 in più rispetto alle versioni degli anni 60.
“Vedere la Graber Super Coupé lascaire la fabbrica di Kenilworth dopo così tanti anni è stato un momento importante per tutti noi della Alvis". ha detto l'amministratore delegato Alan Stote. “In questi ultimi due anni il nostro staff ha lavorato così tanto per produrla che è quasi triste vederlo partire".
Con la Graber Super Coupé ormai pronta per la spedizione, l'obiettivo è ora la realizzazione della prima Graber Cabriolet Continuation Series, la cui esportazioni in Estremo Oriente sono previste per il 2022 e, in parallelo, la prima Lancefield 4.3 litri anteguerra.
Per le Continuation Serie anteguerra i prezzi partono da 295.000 sterline, mentre la Graber Super Coupé parte da 323,000.
Alvis iniziò a costruire auto a Coventry nel 1920. Le carrozzerie erano fornte da Cross & Ellis e dalla Carbodies.
Nel 1925 Alvis divenne la prima casa costruttrice di auto del mondo a progettare e a gareggiare con auto a trazione anteriore (FWD).
Un anno più tardi, la Alvis FWD GP, 8 cilindri in linea, raggiunse la velocità di 195 km/h sul giro a Brooklands e nel 1928 le Alvis FWD arrivarono 1° e 2° nella loro classe alla 24 Ore di Le Mans. L'azienda iniziò a produrre e commercializzare modelli a trazione anteriore quello stesso anno.
Nel 1933, la Alvis progettò il primo cambio completamente sincronizzato del mondo, e iniziò a lavorare sulla prima auto britannica con le sospensioni anteriori indipendenti. Dopo la guerra, Alec Issigonis entrò in Alvis per disegnare un prototipo 3.5 V8.
Nel 1968, la divisone auto della Alvis fu trasferita a Kenilworth, dove sono stati conservati sino a oggi 60.000 disegni e progetti, dati tecnici e comunicazioni.
Grazie alla Red Triangle, interamente di proprietà, ha continuato a produrre parti e ripristinare le Alvis per i clienti esistenti in tutto il mondo.
Sinonimo di innovazione a maestria artigianale dagli anni 20 e sino al 1968, il nome e la tradizione del marchio continuano grazie alla Alvis Car Company, che ha iniziato a sviluppare le Alvis 3.0 e 4.3 litri originali nel 2010 , concentrandosi sul rispetto delle normative sulle emissioni pur rimanendo il più fedele possibile ai disegni di fabbrica, ancora conservati presso a Kenilworth.