Nel 1994 la BMW acquisì il gruppo Rover e il primo prodotto, lanciato nello stesso anno, fu la seconda generazione della Range Rover, conosciuta come P38a (perché progettata nell’edificio P38a della fabbrica di Solihull).
Si trattava di un veicolo completamente nuovo, con un nuovo design, che conservava il passo da 108” della LSE anche se con un nuovo telaio. Vennero migliorati ulteriormente il lusso, le prestazioni su strada e la versatilità in fuoristrada del veicolo.
La P38a fu progettata a partire da zero, ma cambiare radicalmente lo stile del modello avrebbe significato correre un grosso rischio. I clienti Range Rover, infatti, erano molto fedeli e, nel corso degli anni, le ricerche di mercato avevano evidenziato come questi fossero riluttanti ad accettare cambiamenti radicali.
Un’evoluzione del design che, però, conservava molte delle caratteristiche chiave del modello precedente. Vennero preservate le caratteristiche che distinguevano una Range Rover dalle altre vetture: la posizione di guida dominante, il tetto sospeso (con i montanti neri e non nel colore della carrozzeria), la grande superficie vetrata, la linea di cintura bassa, il cofano avvolgente, il portellone posteriore apribile in due parti, le linee senza spigoli o scalinature sulle fiancate e la posizione delle ruote.
C’era un impiego più esteso della pelle nei rivestimenti e della radica di noce nelle finiture, per rivolgersi decisamente agli acquirenti delle berline di lusso.
La gamma dei motori comprendeva un turbodiesel 6 cilindri BMW da 2.5 litri - che garantiva prestazioni assai migliori del vecchio diesel della Classic - e due versioni del V8 in alluminio della Rover, rispettivamente da 4.0 e da 4.6 litri.
Quest’ultimo permetteva una velocità massima di oltre 200 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,3 secondi. Le sospensioni ad altezza regolabile, che avevano fatto il loro debutto al tramonto della Classic, furono ulteriormente perfezionate per la P38a ed offerte di serie, migliorando la qualità su strada ed il potenziale del veicolo in fuoristrada.
Nel 1999, al Salone di Londra, venne lanciata la più costosa Land Rover fino ad allora prodotta. Si trattava della Range Rover Linley, un’edizione limitata a pochissimi esemplari, venduti al prezzo di 100.000 sterline.