Settanta anni fa, l’8 ottobre 1949, il Governo Militare Britannico riconsegnava il controllo della Volkswagenwerk GmbH alla Repubblica Federale di Germania.
Il neonato stato, la cui creazione era avvenuta appena prima della promulgazione della Basic Law il 23 maggio 1949, assegnò la responsabilità dell’amministrazione dell’azienda al Land della Bassa Sassonia.
Il governo militare britannico aveva salvato la fabbrica di Wolfsburg dalla demolizione non appena finita la Seconda Guerra Mondiale ed in soli quattro anni aveva gettato le basi per il futuro successo globale del Maggiolino e della stessa Volkswagen.
Nel giugno del 1945, i British Royal Electrical and Mechanical Engineers (REME) avevano assunto la responsabilità della fabbrica di Wolfsburg. Il maggiore Ivan Hirst arrivò nello stabilimento nel mese di agosto ed immediatamente iniziò a lavorare per far operare al meglio la catena di montaggio del Maggiolino (Type 1) con pragmatismo ed un approccio che si rivelerà lungimirante, trasformando una fabbrica che produceva armamenti in un impianto perfettamente funzionante.
Sotto la gestione militare britannica, la Volkswagen riuscì a conquistare una posizione di vantaggio da cui far partire la nuova azienda che in poco tempo sarebbe diventata un simbolo non soltanto della ricostruzione della Germania occidentale, ma anche del miracolo economico tedesco.
La Gran Bretagna ha celebrato quella incedibile e “vittoriosa” missione portata a termine e guidata del maggiore Hirst nell’attuale quartier generale del Genio Militare di Sua Maestà (REME) a Lyneham, nel Wiltshire. Due settimane prima, il colonnello Andy Thorne, Vice capo di stato maggiore delle forze britanniche in Germania, e il tenente colonnello Tony Maw, Ufficiale Comandante del Germany Enabling, sono stati ospiti a Wolfsburg. All’incontro, i rappresentati degli operai, degli impiegati e del management hanno commemorato il trasferimento della Volkswagen dalle mani dei militari britannici a quelle tedesche insieme Stephan Weil, presidente della Bassa Sassonia.