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La Renault 4 è stato il terzo modello più venduto nella storia dell’automobilismo mondiale dopo il Maggiolino e la Ford T. E, ovviamente, è stata l’auto francese più venduta al mondo, con milioni di esemplari in più di cento Paesi.

La Renault 4 è divenuta un’icona dell’automobilismo mondiale e non solo. Per molti giovani degli anni 60 e 70, soprattutto per la sua economicità, è stata sinonimo della libertà, delle scoperte, dei primi avventurosi viaggi. La sua versatilità, poi, ha reso possibile la realizzazione di un incredibile numero di versioni differenti. E’ stata vettura per la famiglia, per il tempo libero, ma anche per il lavoro. Sono passati oltre cinquanta anni dal suo lancio e poco più di venti dalla cessazione della sua produzione, ma il suo richiamo è rimasto sempre forte.

La Renault 4 nacque da un concetto molto semplice, da un progetto lanciato nel 1956 da Pierre Dreyfus, presidente della Régie Nationale des Usines Renault: “l’automobile blue jeans". Ovvero, come un capo di abbigliamento diventato universale, allo stesso modo Dreyfus immaginava un’auto versatile, economica, mondiale, adatta all’evoluzione delle società che si delinea agli albori degli anni Sessanta.

Dopo cinque anni di sviluppo, la Renault 4, la prima vettura della Regie a trazione anteriore, venne presentata alla stampa e poi esposta al Salone di Parigi del 1961. Al momento del lancio furono presentate tre versioni (e una furgonetta): la R3, che scomparirà dai listini l’anno successivo, la R4 e la R4L (Lusso).

L’auto conquista immediatamente per il suo abitacolo personalissimo, i bassi costi di esercizio e la capacità di adattarsi a qualunque esigenza di utilizzo. Ad appena sei anni dal lancio, Renault 4 superava il traguardo della milionesima unità prodotta. Da allora, continuerà ad inanellare record, fino a toccare una produzione totale di 8.135.424 unità in trentun anni di carriera.

La Renault 4 si è rivelata un grande successo anche al di fuori dei confini francesi: è stata prodotta o assemblata in 27 Paesi (Francia esclusa), dall’Italia alla Spagna, dall'Australia al Sud Africa, dal Cile alle Filippine. Su dieci unità, sei sono state vendute oltre i confini francesi.

Durante i suoi trentuno anni, la Renault 4 è stata declinata, oltre che in versione furgonetta, anche con le quattro ruote motrici e cabriolet. Vennero periodicamente anche proposte delle varianti, come la Rodeo, e numerose serie speciali; tra le più celebri Parisienne (1963), la Safari (1975), la Jogging (1981) e la Sixties (1985).

Nonostante non fosse un’auto che avesse un’anima sportiva, venne organizzato l’omonimo campionato, che fece breccia soprattutto tra i più giovani perché era un mezzo per scoprire il mondo, proprio come nello spirito della R4. Ha partecipato, comunque, anche a prove estreme per una vettura del suo genere, come il rally di Montecarlo o il rally-raid Parigi-Dakar, dove riuscì a conquistare il terzo gradino del podio.

Nel 1992, il suo incredibile successo mondiale venne coronato dalla serie speciale numerata Bye-Bye. Renault 4 continuò ancora prodotta in piccole quantità in Slovenia e in Marocco, fino al 1994.