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Claude Johnson, il direttore commerciale di Rolls-Royce, tra il 1905 e il 1913 trovò, anche con la collaborazione dei suoi clienti, un nome per almeno 50 vetture che l'azienda produsse in quel periodo, il più famoso dei quali fu The Silver Ghost, creato per il salone di Londra del 1907. L'auto, verniciata di color argento, impressionò così il pubblico e la stampa che il nome.

Silver Ghost fu adottato per tutti i telai della 40/50 H.P. costruiti sino al 1925, anno in cui fu lanciata la nuova Phantom.
Nell'agosto 1910 venne prodotto il telaio 1601, che Johnson utilizzò come auto dimostrativa e battezzò The Silver Spectre. Il 1601 fu venduto al War Office nel 1915 e le sue ultime notizie la davano presente presso un'azienda motoristica di Sheffield nel 1933.
Nel corso della sua vita, questa auto è stata ricarrozzata almeno 3 volte. Un fatto, questo, tipico dell'epoca, sia per soddisfare i gusti personali dei clienti quando la vettura cambiava proprietario, sia perchè le carrozzerie più antiche impiegavano materiali e metodi di lavorazione che si adattavano a carrozze trainate da cavalli che difficilmente superavano i 10 km/h e non erano idonee a viaggiare a oltre 60 o 70 km/h. Così, il destino del 1601 è rimasto avvolto nel mistero. L'unico fatto certo che nessuna Rolls-Royce si sarebbe nuovamente chiamata Spectre per oltre 20 anni.
All'inizio della sua storia Rolls-Royce utilizzò dei nomi convenzionali per denominare le sue vetture sperimentali, aggiungendo al numero del telaio il suffisso EX, a partire dalla 1EX nel 1919. Questi modelli di sviluppo, di solito con motorizzazioni molto potenti, erano sottoposti a lunghi test, percorrendo spesso più di 25.000 chilometri, a volte 1.3000 in un solo giorno sulle strade francesi. Aggiungevano altro chilometraggio affrontando il già pesante traffico di Londra e attraversando le strade della campagna inglese.
La codificazione EX è stata mantenuta sino a oggi e l'ultima in ordine di tempo è stato il prototipo elettrico 103EX nel 2016.
Nel 1930, Sir Henry Royce iniziò a sviluppare un nuovo motore V12 per un telaio altrettanto nuovo con le sospensioni anteriori indipendenti.
La sua morte, nel 1933, impedì che il progetto fosse completato in tempo e la nuova auto, la 30EX, fu finalmente pronta per le prove su strada solo nel novembre 1934.
Insieme al suo numero di telaio, la 30EX venne assegnato il nome in codice Spectre. A questo primo prototipo seguirono alle nove 30EX, sempre seguite dal nome Spectre,
prima che il nuovo modello entrasse finalmente in produzione come Phantom III nel 1936.
Di queste dieci vetture, sette furono in seguito ricondizionate e vendute a clienti privati che, probabilmente, ignoravano il passato dell'auto. Ma grazie alle prove e alle modifiche apportate su queste Spectre, la Phantom III rinnovò il prestigio e la reputazione del marchio, che erano stati fissati dalla Silver Ghost nel 1907, “The best car in the world" come era universalmente conosciuta.