Al Salone di Ginevra del 1982, poco prima che facesse il suo debutto pubblico la nuova Corsa, Opel presentò la Corsa Spider.
Si trattava di uno studio stilistico, una piccola cabriolet con carrozzeria in fibra di vetro, equipaggiata con la meccanica della Kadett 1.000. Per le sue dimensioni esterne e per molti tratti estetici, tra cui soprattutto il frontale, anticipava la berlina che sarebbe apparsa qualche mese dopo.
Questo prototipo, che sarà esposto anche a Torino, poteva trasformarsi da 4 a 2 soli posti coprendo semplicemente la parte posteriore con un pannello dotato di poggiatesta carenato per il guidatore. Il sedile del passeggero anteriore poteva a sua volta essere coperto da una tendina riavvolgibile, trasformando così la vettura in una sorta di monoposto. La carrozzeria era di colore bianco e i copricerchi integrali.
Questa singolare, piccola concept car ebbe, contrariamente al solito, un seguito.
Il preparatore tedesco Irmscher strinse un accordo con Opel per costruirla nelle sue officine di Remshalden, a partire dal marzo 1984, sulla base della berlina prodotta nello stabilimento di Saragozza, che arrivavano senza il portellone posteriore e i pannelli interni nel bagagliaio. Per convertirle in Spider, veniva tagliato il tetto in corrispondenza della cornice del parabrezza e del secondo e terzo montante e saldati i vari punti del pianale e delle fiancate.
La Opel Corsa Spider by Irmscher – disponibile con i motori di 1.000 cc da 45 Cv e di 1.300 cc da 70 Cv delle vetture di serie, così come con uno speciale 1.300 Irmscher ad iniezione da 83 Cv, potevano essere ordinate presso la rete dei concessionari Opel.