La Lister Costin numero di telaio BHL 135, l'ultima prodotta, è stata messa in vendita da Bell Sport & Classic. Costruita nel 1959, è stata seguita e curata dalla Lister Jaguar Pearson Engineering per più di tre decenni.
Anche se per breve tempo, dal 1954 al 1959, la Lister è stata protagonista nelle competizioni internazionali. Guidata da Archie Scott-Brown, Lister divenne addirittura l'auto da battere negli anni '50. Nonostante avesse una mano sola, Scott-Brown trionfò nel British Empire Trophy a Oulton Park nel 1957 su una Lister motorizzata Jaguar. Il pilota era molto amato dagli appassionati per il suo stile di guida, il suo coraggio e la cura nella preparazione dell'auto. Una volta, alla domanda su cosa avrebbe fatto se i freni della sua Lister si fossero rotti, rispose: "Vai avanti senza di loro, vecchio mio".
Per la stagione 1958, Lister introdusse un'auto rivista, soprannominata Knobbly per la forma della sua carrozzeria, in alluminio leggero e realizzata a mano.
Stirling Moss guidò l'auto alla vittoria a Silverstone nel 1958. Quello stesso anno, Scott-Brown morì tragicamente proprio al volante di una Knobbly a Spa Francorchamps
Sebbene fortemente colpito dalla morte del pilota e amico Scott-Brown, Brian Lister continuò lo sviluppo delle sue auto da corsa per la stagione 1959,
avvalendosi dell'opera dell'aerodinamico Frank Costin. Il progetto originale era quello di montare una carrozzeria aerodinamica sviluppata da Costin e dal suo assistente David Bennoy, su un telaio space-frame multitubolare completamente nuovo, più leggero e più rigido.
Questa operazione si rivelò troppo complessa da eseguire nel tempo a disposizione, e così la nuova carrozzeria Costin venne montata su un telaio modificato della Knobbly.
Alimentata da un motore Jaguar 3.8 litri, la Lister Costin ricevette subito consensi ai più alti livelli possibili, incluso il due volte campione del mondo di F1 Jim Clark, che commentò: “La maneggevolezza è favolosa. A Gerard's Bend a Mallory, potresti impostare l'auto, entrare in curva in velocità e girare senza toccare di nuovo lo sterzo. Se volevi uscire stretto, ci mettevi il piede, la coda si girava e si trattava di guidarla tutta sull'acceleratore. Questo mi ha insegnato molto, in particolare sul controllo della macchina con l'acceleratore".
Il pilota della Lister Ivor Bueb svolse gran parte del lavoro di sviluppo a Goodwood e vinse il Sussex Trophy sul circuito di Chichester. Bueb corse con la Lister Costin anche a Le Mans, in coppia con Bruce Halford, mentre Stirling Moss gareggiò a Spa.
Alla fine del 1959 Lister si ritirò dalla competizioni sportive, ma continuò a produrre auto sportive per i clienti.
In totale, furono prodotte da Lister solo quattordici vetture con la carrozzeria Costin e la BHL 135 fu l'ultima.
Come molte delle ultime auto prodotte da Lister, la BHL 135 fu spedita senza motore negli Stati Uniti, dove molto probabilmente fu dotata di un propulsore Chevrolet.
Al suo ritorno nel Regno Unito nel 1987, John e Gary Pearson della Pearson Engineering montarono l'originale motore Jaguar 3.8 litri da gara, simile a quello che alimentava le Lister Costin guidate da Scott-Brown, Moss, Bueb e Clark.
John Pearson ha lavorato come meccanico presso la fabbrica Lister durante i primi anni '60.