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La Opel Rekord è un’espressione del miracolo economico tedesco iniziato alla vigilia degli Anni Sessanta, un’epoca in cui il pubblico cominciò a richiedere automobili più belle, spaziose e moderne.

La Rekord P2, presentata a Francoforte nel 1960, pur essendo un’evoluzione della Olympia Rekord P1 (di cui conservava gran parte della meccanica a partire dai motori di 1.500 e di 1.700 cc, rispettivamente da 50 CV e da 55 CV), aveva un’estetica completamente nuova con cui il design Opel prendeva le distanze da quello americano: niente più curve eccessive e pinne posteriori, e un uso moderato delle cromature.
Inizialmente disponibili solo le versioni berlina a 2 porte e Caravan (station wagon), presto si affiancarono una berlina 4 porte e, l’anno seguente, una coupé, caratterizzata da un tetto molto corto e basso.
La Rekord P2 si rivelò un successo commerciale; se ne producevano 1.400-1.500 esemplari al giorno e, dopo soli tre anni, ne erano state vendute 754.385 unità.
Rispetto al modello precedente, la Rekord P2 aveva le linee più tese e maggiori superfici vetrate, ma anche il corpo vettura leggermente più lungo, anche se il passo rimaneva invariato. Sul frontale, la calandra ovale a forma di bocca venne sostituita da una a tutta larghezza, con nove listelli orizzontali, che sconfinava leggermente anche nei parafanghi anteriori, integrando al suo interno gli indicatori di direzione. Il parabrezza panoramico, così come il lunotto, mantenevano il loro disegno avvolgente, ma meno estremo, e soprattutto sparivano i montanti anteriori e posteriori a inclinazione rovesciata. La visibilità era stata comunque migliorata grazie ai grandi finestrini.
L’accesso in vettura era molto più agevole, specialmente nella versione a 4 porte, anche se le porte anteriori fossero forzatamente un po' più piccole. Il cruscotto, insieme ad altri particolari dell'interno, avevano una veste completamente nuova. Il tachimetro, pur restando dello stesso tipo, aveva un indicatore di velocità a diversi colori. Si trattava di un tachimetro a nastro che cambiava colore in base alla velocità della vettura: verde fino a 50 km/h, arancione fino a 100 km/h, rosso oltre 100 km/h.
La coupé, presentata nell'agosto 1961, si differenziava dalla berlina a 2 porte per l'altezza del corpo vettura ridotta di 8 cm e per il lunotto molto più inclinato in avanti che riduceva l'abitabilità nella parte posteriore dell'abitacolo. Inoltre, la coupé era disponibile era disponibile esclusivamente con una speciale versione potenziata del motore 1.7 a 4 cilindri che, l’anno seguente, equipaggiò anche la versione Lusso della berlina 4 porte. Pur essendo destinata a un mercato di nicchia, la Rekord P2 Coupé ebbe un buon successo commerciale (12.000 esemplari prodotti nei primi sei mesi), ma soprattutto anticipò il mercato delle coupé 2+2 da famiglia che qualche anno dopo trovò espressione nella Manta.
La produzione della Rekord P2 cessò nel febbraio 1963.