Nel 1958 le Series I prodotte erano state oltre 200.000. E, in occasione del decimo anniversario della prima Land Rover, come nel 1948, al Salone di Amsterdam venne lanciata la Series II che per la prima volta mostrava importanti modifiche stilistiche.
Modifiche resesi necessarie sulla nuova Series II per l’introduzione di un nuovo motore diesel che aveva determinato un’ulteriore estensione del passo: a 88 pollici per la versione normale ed a 109 pollici per la passo lungo. Ma anche per l’adozione di assali più larghi che avevano portato all’allargamento della linea di cintura. Chi ne trasse maggiormente beneficio fu la versione Station Wagon che perse il suo goffo aspetto iniziale. Il nuovo motore diesel fu il primo espressamente progettato per la Land Rover e non derivato da un motore d’auto modificato.
Nel 1961 arrivò una nuova famiglia di motori Land Rover. La cilindrata del motore a benzina fu portata a 2.25 litri, a cui seguì, nel 1961, il primo motore diesel di eguale cilindrata. Con l’introduzione del nuovo diesel, il modello prese il nome di Series IIA.
Ma l’evoluzione della Land Rover non si fermava: nel 1962 fu lanciata la versione Station Wagon a 12 posti.
La Rover, nel 1965, concluse un accordo con la General Motors per acquisire i diritti per produrre un motore a benzina 3.5 litri V8, in lega leggera, mentre nell’aprile dell’anno successivo festeggiava il raggiungimento del mezzo milione di veicoli prodotti.
I contratti con le organizzazioni governative, l’esercito britannico e le aziende sono stati sempre molto importanti per le vendite della Land Rover. Così, dopo tre anni di lavoro per il suo sviluppo, nel 1968 entra in servizio per l’esercito britannico, e poi per altri committenti, il modello Half Ton, meglio conosciuto come Lightweight. Basato su un telaio Land Rover a passo corto, era stato oggetto di numerose modifiche richieste dalle esigenze militari, inclusa una nuova carrozzeria con pannelli asportabili.