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Citroen DS21 Prototipo, l'auto che visse per una sola gara

Alla fine degli anni ‘60 e nei primi anni ’70, nei rally si gareggiava con vetture di serie, identiche a quelle vendute nelle concessionarie dei marchi impegnati nelle competizioni.

Una delle gare più massacranti per uomini e mezzi, considerate le caratteristiche delle auto, era il Rally del Marocco. Nell’edizione del 1969, delle 78 vetture partite, ne arrivarono solo 7, e 5 di queste erano Citroen DS21
Il 12° Rally del Marocco prese il via la sera del 24 aprile da Rabat. Il percorso, lungo più di 4.000 chilometri, era considerato ancora più difficile dell’anno precedente, quando soltanto un quarto degli equipaggi iscritti era riuscito a tagliare il traguardo. Dieci le prove speciali a cronometro su 1.300 chilometri. Per coloro che sarebbero riusciti a superare la prima parte, tra le due tappe era prevista una breve pausa di una nottata a Marrakech.
Da Rabat, attraverso le regioni boscose e montagnose di Oulmès, i concorrenti si diressero verso est, passando da Fès e Meknès. Una piccola incursione nella zona accidentata del Rif e poi l'inizio del percorso più duro, verso sud nel Medio Atlante.
A Missour, alla partenza del terzo settore a cronometro su 125 chilometri di piste e dopo nemmeno un quarto di gara, 23 equipaggi si erano già ritirati.
Tra Missour e Erfoud la pista operò un’altra selezione impietosa: altre 32 vetture furono costrette a gettare la spugna. In questo settore Guy Verrier, su DS21, realizzò il miglior tempo davanti alla Renault R8 Gordini di Nicolas-Roure, i campioni uscenti, che però riuscirono a mantenere la testa della classifica generale, tallonati dalle cinque DS21 schierate da Citroën, oltre agli indipendenti Terminarias padre e figlio su DS21 di serie al settimo posto.
Dopo qualche chilometro di strada buona, le auto affrontarono il quinto settore a cronometro tra Rissani e Zagora: 236 chilometri di piste attraverso la valle di Draa, uno dei più bei luoghi del Marocco, impossibile da vedere per le colonne di polvere che gli equipaggi sollevavano al loro passaggio. All'arrivo di Zagora, erano stati percorsi 1.600 chilometri; ne restavano 2.400 di cui 600 su piste; ma, nel frattempo, altre 11 vetture furono costrette al ritiro.
Delle 60 auto che avrebbe dovuto essere ospitate nel parco chiuso di Marrakech, al termine della prima tappa se ne contarono, alla fine, solo 21. La classifica non era tuttavia cambiata: dietro alle sette vetture di testa (la Gordini di Roure e le sei DS21) c’erano tre Opel Commodore, tre Fiat 125, due Peugeot, una Volvo, due R16 TS, una Simca, una Porsche, una Datsun ed una BMW.
La tappa più lunga cominciò con la salita del Tizi n'Test: 40 chilometri di pista e 28 di asfalto Nicolas ottenne il miglior tempo, senza per questo scrollarsi di dosso le sei DS21.
Il settore a cronometro più lungo (266 chilometri) si rivelò anche la più impegnativo. Ad aumentare le difficoltà banchi di sabbia, buche profonde, letti di corsi d’acqua e le pietre affilate disseminate sul percorso che fecero strage di pneumatici e cerchi. Il percorso era disseminato dai pezzi di ogni sorta di modello d'automobile: cerchi deformati, intere ruote, parafanghi ammaccati, protezioni di ogni forma, ammortizzatori.
Qui le DS lanciarono il loro attacco per la vittoria finale. Ogier e mademoiselle Véron con la loro DS21 di serie fecero registrare il miglior tempo, mentre Neyret e Terramorsi prendevano la testa della classifica generale.
A Ourzazate solo sei vetture riuscirono ad arrivare nei tempi previsti: cinque DS21 e la Gordini di Nicolas-Roure. Restava ancora un terzo di gara e tra gli organizzatori iniziò a serpeggiare il timore di non vedere arrivare nemmeno un’auto al traguardo finale di Casablanca. Venne così deciso di allungare i tempi regolamentari della tappa, autorizzando una Volvo ed una R16 a riprendere la corsa.
Nel penultimo settore a cronometro la Volvo finì fuoristrada ed abbandonò. Nicolas e Roure incontrarono diverse difficoltà. Molto sportivamente Verrier e Murac si fermarono ad aiutarli a rimettere in strada la loro Gordini.
La classifica generale da questo momemto non cambierà più sino alla fine: 1° Neyret-Terramorsi (DS21 Prototipo), 2° Verrier-Murac (DS21), 3° Ogier-Véron (DS21), 4° Nicolas-Roure (R8 Gordini Prototipo), 5° Vanson-Joly (DS21 Prototipo), 6° Terminarias padre e figlio (DS21), 7° Vasquez-de Pottier (R16 TS).