Alcune vetture e certe case costruttrici hanno, senza giustificazione, una cattiva stampa. Le ragioni, a volte, sono nei non buoni rapporti che quelle case hanno con la critica specializzata, anche se questo non dovrebbe influire sul giudizio specifico; altre volte nascono senza un fondamento, creando la pessima fama di questa o quella vettura, portandole alla condanna senza appello del mercato.
La storia della Swallow Coachbuilding ebbe le sue origini con la SS, che in seguito sarebbe divenuta Jaguar Cars. Fondata da William Lyons e William Walmsley, la Swallow produceva sidecar. Nel 1945 Lyons vendette la Swallow Coachbuilding al gruppo Helliwell, che trasferì la produzione presso l'aeroporto di Walsall, a Birmingham. Nel 1948, il gruppo entrò a far parte del Tube Investments Group che produceva biciclette, tubi e componenti per l'industria automobilistica.
Quando la Citroën DS19 fu presentata nell’ottobre del 1955, stupì il mondo per la sua eleganza. La Dea (il suo nome in francese si legge DéeSse, che vuol dire dea) era aerodinamica, priva di fronzoli o cromature inutili. Il designer italiano Flaminio Bertoni aveva valorizzato alcuni elementi della sua linea, come le maniglie, i paraurti scolpiti e le cerniere del bagagliaio posteriore, dissimulate nelle finiture dei fianchetti che incorporavano anche le frecce posteriori; ma le sue curve erano pulite, interrotte solo da profili in gomma che fungevano da guarnizioni e sottolineavano la perfetta divisione degli elementi della carrozzeria.
Il 6 novembre 1955 la Maserati Tipo 300S, con Juan Manuel Fangio al volante, tagliò per prima il traguardo del Gran Premio del Venezuela, dando il via a due anni di grandi successi sportivi che rafforzarono la reputazione del marchio del Tridente a livello internazionale.